In questo articolo parleremo di impianti antifurto e impianti di allarme in Sardegna, con tanti chiarimenti e suggerimenti.
1. QUALI SONO LE COMPONENTI DI UN IMPIANTO DI ALLARME?
Nell’immagine sopra allegata, si riassume brevemente quali sono le componenti di un impianto di allarme, limitandoci, in questo caso a quelle che si installano sul corpo dell’edificio. Più avanti nell’articolo si farà un cenno anche su quelle che sono le cosiddette “protezioni perimetrali” che costituiscono una sorta di “preallarme” nel sistema.
CENTRALE DI ALLARME.
Questa è il vero cuore del sistema, l’intelligenza che analizza tutti i dati provenienti dai sensori e decide se e quando dare l’allarme in funzione di quanto emerso dall’analisi dei dati inviati dai sensori e/o dalle telecamere. L’allarme viene lanciato in vari modi, tutti contemporanei che sono:
– Allarme sonoro e visivo: dato dalla sirena esterna lampeggiante, con valori sonori spesso superiori anche ai 100 Decibel. Spesso la centrale di allarme è dotata anche di una sirena interna (integrata) che avvisa in modo immediato anche chi è all’interno dell’abitazione;
– Allarme telefonico: all’interno (oppure con una unità esterna a parte che si interfaccia alla centrale di allarme) si trova il cosiddetto “combinatore telefonico”. Esso può essere di tipo PSTN (cioè si interfaccia a una linea telefonica fissa dell’utente) oppure GSM/UMTS/4G ecc. cioè all’interno del combinatore è presente una SIM/USIM che gestisce l’allarme. In caso di allarme, il combinatore farà partire degli SMS a dei numeri mobili preimpostati (tutti assieme o in una determinata sequenza) oppure una chiamata vocale con messaggio pre-registrato;
– Notifica tramite e-mail: in alternativa -o in contemporanea- è possibile inviare una e-mail a un indirizzo pre-configurato nel sistema con la tipologia di evento di allarme, la zona esatta in cui è avvenuto il tentativo di intrusione o ancora -qualora delle telecamere siano state collegate al sistema- delle immagini o dei minivideo dell’evento registrato.
Nei sistemi COMBIVOX da noi installati (di cui Fonianet Telecomunicazioni è l’unica azienda installatrice in Sardegna) il minivideo di 30 secondi parte da 8 secondi prima dell’evento in modo da permettere di visualizzarlo completamente.
SIRENE.
Come accennato al punto precedente, le sirene (esterna e, eventualmente, anche interna) lanciano un allarme sonoro (quella esterna lampeggia con una luce solitamente arancione) di potenza sonora superiore anche ai 100 Decibel allertando tutti nell’area circostante e, nella maggior parte dei casi, mettendo in fuga i ladri.
COMBINATORE TELEFONICO.
Anche questa componente è stata descritta nel punto precedente e rappresenta un allarme “esterno” che allerta i proprietari o un centro di controllo (vigilanza, forze dell’ordine ecc.) sul tentativo di intrusione.
SENSORI VOLUMETRICI:
Non entreremo in questo articolo nelle specifiche tecniche e nell’elencazione delle varie tipologie di sensori (doppia tecnologia, tripla tecnologia ecc. dal momento che tale argomento è stato oggetto di un altro articolo). Spiegheremo qual è la loro funzione e la suddivisione in 2 macrofamiglie.
– Sensori volumetrici filari:
Vengono posizionati all’interno delle stanze dell’edificio e rilevano un movimento all’interno della stanza o del corridoio lanciando immediatamente un segnale alla centrale che fa partire l’allarme. I sensori filari prendono il nome dal fatto che sono collegati via cavo (bus) alla centrale e comunicano con essa via cavo.
– Sensori volumetrici Wireless:
Vengono posizionati anch’essi all’interno delle stanze dell’edificio e rilevano un movimento all’interno della stanza o del corridoio lanciando immediatamente un segnale alla centrale che fa partire l’allarme. I sensori wireless prendono il nome dal fatto che sono collegati in modalità wireless alla centrale quindi avranno un trasmettitore integrato (che comunica a differenti frequenze con la centrale) mentre la centrale sarà dotata di un ricevitore wireless per captare e interpretare i segnali dei sensori e lanciare l’allarme.
CONTATTI MAGNETICI e “ANTI-SHOCK”:
Così come i sensori volumetrici, anche i contatti magnetici possono essere di tipo “filare” e di tipo “wireless”. Essi vengono posizionati su porte e finestre e lanciano l’allarme nel caso in cui la finestra o la porta venga forzata per essere aperta.
Nel caso in cui anziché cercare di forzare una finestra i ladri cerchino di rompere un vetro per cercare di introdursi attraverso una delle ante, si utilizzano i cosiddetti sensori “anti-shock”, che vengono posizionati sui vetri internamente (oppure sulle grandi vetrate di una attività commerciale che si affaccia direttamente sulla strada, ad esempio) e già dal primo colpo al vetro lanciano l’allarme.
2. ESISTONO SISTEMI PER LANCIARE L’ALLARME PRIMA CHE I LADRI ARRIVINO ALLA CASA, MAGARI GIA’ DAL GIARDINO?
BARRIERE PERIMETRALI (A MICROONDE, A INFRAROSSI, O IBRIDE).
In questo caso, si predispongono esternamente, idoneamente collocate e configurate, delle barriere che sfruttano la tecnologia a infrarossi, a microonde o un mix delle 2 tecnologie (che rende il sistema più robusto ai falsi allarmi).
Tali barriere costituiscono una sorta di “fascio invisibile” che avvolge l’edificio o il muro perimetrale o il giardino (dipende sempre dalla tipologia di spazi) e lancia un allarme già nel momento in cui l’intrusione è avvenuta all’interno della proprietà, senza che i ladri siano ancora riusciti ad avvicinarsi all’edificio.
Questo sistema rappresenta una sorta di pre-allarme che riteniamo debba essere sempre extra rispetto ai sensori utilizzati sull’edificio e descritti ai punti precedenti che dovranno comunque essere sempre installati.
Qualora invece si utilizzino delle semplici barriere a infrarossi, esse verranno installate tendenzialmente sulle pareti esterne dell’edificio a proteggere porte e finestre dall’accesso esterno.
NOTA: nella scelta e configurazione dei sistemi perimetrali occorre grande attenzione per evitare i falsi allarmi. Pertanto occorre scegliere prodotti performanti e testati e installarli nel modo più corretto (altrimenti potrebbero generarsi falsi allarmi legati al passaggio di animali o movimento di rami ecc.).
Molti sistemi presentano già di fabbrica degli accorgimenti come la “PET-IMMUNITY” che evita la generazione di allarmi nel caso di passaggio di cani di piccola taglia, gatti ecc.
Infine, come accennato in precedenza, è possibile integrare e interfacciare al sistema di allarme anche altri sistemi non appartenenti propriamente ai sistemi di allarme.
TELECAMERE:
è possibile interfacciare, per rendere il sistema più performante, anche un sistema di videosorveglianza alla centrale di allarme, configurando con attenzione la rilevazione del movimento nella scena (“motion detection”) sulle telecamere per non generare falsi allarmi;
ANTIFURTI NEBBIOGENI:
Un altro sistema -che viene installato internamente e viene attivato dall’allarme- è l’ ANTIFURTO NEBBIOGENO. Già dal primo tentativo di intrusione (dal giardino) o effrazione (porte, finestre, garage) il nebbiogeno genererà una folta coltre di “nebbia” costituita da vapore acqueo e “glicole” (un addensante usato in ambito alimentare che è assolutamente non tossico e non danneggia minimamente oggetti, mobili, divani, abbigliamento ecc.).
Se malauguratamente i ladri dovessero comunque riuscire ad introdursi nel vostro edificio (oppure negozio, gioielleria, tabacchino, compro oro ecc.), troveranno al suo interno una nebbia fittissima che impedirà la visuale oltre i 50 cm. Sarà impossibile per i ladri vedere alcunché all’interno.
La nostra azienda Fonianet telecomunicazioni è installatrice e partner certificato IMQ (in conformità alla norma CEI EN 50131/8) dei sistemi nebbiogeni Aura Sicurezza
Speriamo di essere stati chiari ed esaustivi in questa nostra panoramica e, ribadiamo ancora una volta ciò che non ci stancheremo mai di dire: affidatevi sempre ad aziende installatrici specializzate per garantire la sicurezza vostra, dei vostri cari e delle vostre attività.
Risparmiare sulla sicurezza è come scegliere il medico più economico e non quello più bravo: si risparmia ma non si guarisce…
Per sopralluoghi e preventivi in tutta la Sardegna potete contattarci al numero 327-7509675, inviandoci una mail su info@fonianet.it, oppure sul form del nostro sito web https://www.fonianet.it/contatti.
Buona sicurezza a tutti.
Ing. Fabio Contu – Direttore Tecnico Fonianet Telecomunicazioni