Oggi parleremo di Antintrusione. Parlare di argomenti “tecnici” in modo semplice e comprensibile a tutti è il mio principale obbiettivo nel momento in cui decido di scrivere un articolo, TANTO PIù SE PARLIAMO DI SICUREZZA ANTINTRUSIONE.
La cosa più semplice e rapida sarebbe usare i soliti tecnicismi da addetti ai lavori in cui -per definizione- soltanto chi conosce l’argomento specifico riesce a capirci qualcosa ma, sinceramente, preferisco spendere un po’ di tempo extra per rendere alla portata di tutti le problematiche di cui parlo.
La mia idea di scrivere questo articolo di guida alla scelta tra sistema antintrusione Wireless o filare nasce stavolta, stranamente, da una questione opposta. Vi spiego…
L’altro giorno ho letto su facebook un annuncio sponsorizzato che pubblicizzava il sistema antintrusione Wireless “X” come soluzione a tutti i mali portando come giustificazione il fatto che nel caso di allarmi filari (via cavo) è possibile tagliare un filo per disattivare il sistema…
Se io spiegassi allo stesso modo la questione a mio nipotino di 4 anni credo che mi direbbe di essere un po’ più tecnico e che se dico lo bugie mi si allunga il naso come a Pinocchio…
Ci vorrebbe un po’ più di onestà intellettuale e di “precisione” quando si parla di argomenti delicati come la sicurezza delle persone. Non bisogna essere troppo tecnici da un lato (vizietto di molti che credono di sembrare in questo modo più “fighi” e bravi), ma neppure troppo semplicistici dall’altro. Detto questo…
ALLARMI CABLATI VS. ALLARMI WIRELESS.
Smontiamo subito l’idea che nei sistemi di sicurezza cablati basti tagliare un cavo per disattivare un sensore o l’intero sistema perchè non è assolutamente vero. Se così fosse sarebbe come togliere tutte le lampadine da casa sperando che i ladri abbiano paura del buio…Non capiterà.
Chi progetta centrali di allarme, chi progetta sistemi di allarme ad hoc per una determinata esigenza di un cliente (cosa che faccio io stesso), “sa fare il suo mestiere”. Vengono sempre prese in esame le criticità, “i punti deboli” di una abitazione o ufficio o negozio, le possibili vie di accesso e di fuga.
CHI PROGETTA PENSA COME SE FOSSE UN LADRO.
Quindi non pensate che se i ladri staccano la sirena esterna questa non suoni, infatti dietro di essa c’è un dispositivo meccanico anti-manomissione chiamato “tamper” (collegato alla linea anti-sabotaggio), che attiva l’allarme nel caso in cui la stessa venga staccata dalla parete. Stesso discorso se si provoca una interruzione di alimentazione elettrica al sistema ecc.
E’ possibile equipaggiare la centrale di allarme di un combinatore per linea fissa PSTN (cioè il dispositivo che in caso di allarme chiama o invia un sms di allarme a una sequenza di numeri telefonici impostati in fase di installazione), o mobile (sim GSM o usim UMTS), in modo che in caso di problemi a uno dei 2 il secondo garantisca comunque il funzionamento (potrebbe capitare un problema alla linea fissa o dei lavori al ripetitore di zona dell’operatore mobile scelto che mettano provvisoriamente offline uno dei 2 sistemi).
PS: Suggerimento da un milione di euro. Verificate sempre la copertura dei vari operatori (Vodafone, Tim, 3 ecc.) PRIMA di acquistare la SIM/USIM per il combinatore per essere sicuri di avere la massima copertura del segnale.
LIMITI DI UN SISTEMA D’ALLARME WIRELESS (e soluzioni).
Cerco di semplificare la cosa tramite un piccolo esempio. Possiamo paragonare tutti i segnali presenti nell’aria (GSM, UMTS, Wireless alle varie frequenze, Bluetooth ecc.) come tante persone che parlano in una stanza con tante lingue diverse. Più uno alza la voce (potenza del segnale) più lontano lo sentiamo.
Più le lingue sono diverse più possibilità abbiamo di distinguere ciò che dice la persona che parla la nostra lingua. Se tutti parlassero la stessa lingua allo stesso volume beh, allora inizieremmo ad avere dei problemi.
Esistono dei dispositivi che possono disturbare i segnali Wireless o eliminarli completamente in una determinata area. Si chiamano JAMMER.
-Quindi in teoria mi stai dicendo che se io ho un impianto di allarme Wireless un ladro potrebbe renderlo inutilizzabile?
Assolutamente no. Altrimenti farei come il professionista di cui vi ho parlato all’inizio che dice che tagliando un cavo metto fuori uso l’allarme.
I moderni sistemi di allarme (quelli che vendo io e la mia azienda lo fanno al 100%) hanno al loro interno dei dispositivi “anti-jammer”.
Il procedimento -per semplificarvelo come sempre- si basa a grandi linee sull’emettere un segnale per comunicare costantemente con un altro dispositivo remoto. Qualora un jammer entrasse in funzione nelle vicinanze dell’impianto di allarme, taciterebbe anche questo dispositivo e il sistema lo interpreterebbe subito come un tentativo di intrusione lanciando l’allarme.
– QUINDI, RIASSUMENDO, IMPIANTO FILARE O WIRELESS?
Non esiste una ricetta generale. Varia di caso in caso. Motivo per cui è sempre fondamentale effettuare un accurato sopralluogo prima di fare una proposta per capire le esigenze esatte del cliente e studiare la struttura in oggetto.
Di certo, un suggerimento che posso darvi (dettato dall’esperienza) è che:
– Se state costruendo o ristrutturando un appartamento cercate sempre di predisporre sottotraccia apposite tubazioni e predisposizioni future per impianti antintrusione o di videosorveglianza filari.
– I sensori Wireless potrebbero essere utilizzati (anche in contemporanea a sensori via cavo) nei punti più difficili da raggiungere o in appartamenti già finiti in cui non è pensabile rimettersi a spaccare i muri per passare i cavi (provate a proporlo a vostra moglie e vediamo che lingua userà per dirvi di non pensarci neppure! n.d.r.).
Per concludere: AFFIDATEVI SEMPRE A DEI PROFESSIONISTI SERI PER UN IMPIANTO ANTINTRUSIONE.
CHI VI FA OFFERTE SOLO SULLA CARTA O VI PROPONE CIFRE MOLTO BASSE DEVE SEMPRE FARVI SOSPETTARE.
PARLIAMO DELLA SICUREZZA DEI VOSTRI CARI E DELLE VOSTRE COSE. NON DIMENTICATELO MAI.
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